LIN

Donna dal mare diverso ma dai sogni simili,
in che mare nuoti?
In che realtà affoghi?
Che senso dai ai tuoi lividi?
Donna con il mare negli occhi
che cerca tempesta.
Benvenuta in questa testa,
benvenuta, sii all’altezza.
Hai lanciato sogni ma hai sbagliato finestra.

Tu, che hai sbagliato finestra e mi guardi da lontano come se fossi irraggiungibile, sbagli.
Mi hai raggiunto.
Tu, che tocchi le tue paure non appena le mie parole le sfiorano per poi lasciarti offuscare, sbagli.
Le tue paure sono anche le mie.
Tu, che perdi con l’amore 10 volte su 10 ma ancora non accetti l’egoismo dell’uomo, così diverso dal tuo altruismo, sbagli.
L’amore è una tela che non puoi tessere solo con le tue mani.
Tu, sii tu!

Smettila di cucire la tua tela in base all’ottica di una finestra sbagliata.
Smetti di piangere per tutte le volte che l’hai tessuta e te l’hanno squarciata.
A me hanno squarciato l’anima prima che tu la ricucissi.
Hanno sbarrato la finestra, chiuso la porta, lasciato soffocare i miei sogni.
Hai mai visto un sogno soffocare?
Si! L’hai visto. Tu che hai perso 10 volte su 10 con il tuo amore, devi averlo per forza visto.

Ma la domanda che voglio farti è un’altra:
Hai mai visto un sogno ribellarsi alla morte? Hai mai visto un sogno resuscitare?
Io si, l’ho visto.
Ed ora che ho imparato, vieni.
Ho voglia d’insegnartelo, ho voglia di cucire una nuova tela assieme a te.

HO AFFIDATO LA MIA ANIMA AI LIBRI, ALL’AMORE A VOI

1 anno di galera non cambia poi così tanto mentre 2 anni già cominciano a cambiarti.

A 3 anni oltre ad essere cambiato tu, è cambiato anche il mondo.

Dopo 5 anni se non sei una testa pensante, la galera ti ha annientato, meccanizzato.

Il cuore è un campo fiorito che diviene campo arso e allipnosi di questo tempo maledetto non riesci a fare a meno dincenerire la tua anima.

Ho affidato la mia anima ai libri, allamore, a voi.

Questo mostro non avrà la mia anima, vecchi miei.

Questo tempo non mi ha ipnotizzato, anzi, sono io che a fine corsa lo avrò fottuto.

Sono entrato convinto di essere un campo arso e me ne andrò ancora più convinto di essere un campo fiorito.

In questo campo che sono oggi, ognuno di voi, a suo modo, ha piantato un fiore.

E vi ringrazio.

Ringrazio chiunque abbia avuto il coraggio di pronunciare il mio nome, le mie poesie, i miei racconti.

Ringrazio il coraggio di chi è venuto a piantare un fiore negli abissi senza dare per scontato che morisse.

Non sono morto, vecchi miei, la mia anima è lì, e, nonostante il mio corpo sia qui dentro, io non sono morto, sono vivo.

Sono fottutamente vivo e non aspetto altro che ricongiungermi con la mia anima.

 

Guardo questo campo e piango

nessun fiore nel metallo,

sto piangendo o sto annaffiando?

Ora sapete.

Loro non sanno.

 

Edmond

UN UOMO È MORTO

Un uomo è morto ma poi è rinato,
pace al bambino con il cuore mutilato.
Un uomo è morto, mai stato amato,
pace ai suoi occhi e il suo destino è già segnato;
un uomo è morto, cos’ha aspettato?
Un vecchio sogno da vent’anni calpestato
ma io rinasco, io sono mago
mentre morivo rinascevo nel tuo fato;
un uomo è morto morto ammazzato
stringendo un fiore nelle mani e non è un caso,
perchè è da esso che lui è rinato,
tu sei quel fiore che in passato ho già sognato.
sei quel volto che sà di realtà in un mondo illusorio.
Edmond

PRIMA RISTAMPA

Dal 30/11 sarà disponibile la PRIMA RISTAMPA AGGIORNATA di “Ho innalzato sogni più alti de ‘ste mura”

Troverete all’interno un disegno inedito di Full Clip, un racconto inedito di Edmond e una raccolta di aforismi. Una nuova copertina disegnata da Full clip e stampata da Paspartù Serigrafie ribelli.

La prefazione è scritta da Vinicio Marchioni.

Questa è la reazione di Edmond dopo aver letto la prefazione.

Chiunque sia in cima, ma ancora ha occhi per chi sta infondo è mio fratello. Ovunque mi porti questo muro di cemento che si sgretola conserverò sempre quel sassolino colorato che tu hai lanciato fin qui.
Quel sassolino rosso in un mare di sassi grigi, quel sassolino che sa di speranza.
Grazie Vinicio.

Grazie di cuore, in un mondo dove tutti vogliono apparire senza realmente lasciare un messaggio, lunga vita a voi che ci provate, lunga vita ai veri Artisti.
Tuo amico,
Edmond

RIME 8

 

 

È da una vita che attendi,
Attendo cosa? Attendo chi?
Puoi giurarci non mi arrendo,
Neanche guardandoti lì.

Scrivo poesie d’amore
Solo da quando l’amore è andato,
Ho messo un occhio sul futuro
In una pioggia di passato.

Guardami navigare oltre un muro
Senza più essere affondato,
Avanti guardami, guardami adesso.
Ho trovato la forza ,persino in un cesso.

Guardami, non ho più un riflesso.
Sono il fantasma che di gridare non ha smesso.
Avanti guardami, guardami adesso.
Ho trovato la forza, persino in un cesso.

Guardami, non ho più un riflesso,
Sono il fantasma che di gridare non ha smesso.
Avanti guardami, chi l’avrebbe detto.
Grido ancora con tre lame dentro il petto,

Guardami, non mi hanno spento.
Ho raccolto sogni infranti dentro un cesso,
Ho raccolto sogni infranti donandogli successo.

 

Edmond

 

VORREI.

Ho sparato gran parte delle mie cartucce e ora, sono quasi disarmato di fronte un volto che non può concedersi ma che vorrebbe farsi accarezzare.
Vedo i tuoi occhi che dicono più  di ciò che vorresti far trapelare, ti vedo, vedo l’immenso dubbio che sfiora anche me sfiorare il tuo viso: chi è?  Perché?

Sono l’uomo dai mille scarabocchi  ma con il volto ben disegnato,

sono ciò che non puoi desiderare poiché

anche se oggi sono vicino,

il mio mondo è estremamente lontano.

Ma questa lontananza è nulla di fronte al flusso di pensieri che sgorga in me questa notte, e, sono certo che delle volte anche tu non proibisci al mio volto di entrare nei tuoi pensieri.

Non è mai il momento giusto, il tempo e le circostanze sono due miei grandi nemici, ma che importa, dopo tutto i tuoi occhi mi sfiorano ancora; i tuoi occhi sono così belli, anche perché, sfidano i miei nemici; e non puoi immaginare  quanto valore abbiano per un dannato due occhi che lo seguono nel suo inferno.

Un volto che recita una parte che i suoi occhi non sanno dire, occhi che non sanno mentire, scappano da questo posto ma non possono partire.

Scappiamo simbolicamente io e te

Scappiamo nella mia mente.

I migliori occhi che ti accarezzano tra la peggiore gente.

Basta che qualcuno ami il tuo talento e d’improvviso non sei più un perdente.

Allora guardami vincere i tuoi occhi,

il film di tutte le mie notti,

il film dove un povero ladro ruba solo un po’ d’amore per se stesso,

un film dove i nostri occhi hanno sempre successo.

EDMOND

ASSASSINO.

Danzando nell’oppressione,
Le mie scarpe si son rotte puoi notarlo,

Ma ho come l’impressione

Che un giorno o l altro vincerò sto fango.

Un poeta tragicomico che sopravvive ai margini, credo che io principalmente sia questo, a dire la verità non mi dispiace poi tanto, dato che è grazie a questo ruolo che la mia voce si è fatta più intensa.

Edmond è ciò che sono, Edmond è ciò che non sono mai stato.

Edmond è magia,

Tu sai che dove vivo il cielo è oscurato,

Chiunque io sia,

Lo so, non vado a genio al fato.

Edmond è poesia.

E adesso, adesso stringimi, stringimi più forte di questa corda, senza strozzarmi. Stringimi è troppo tempo che non lo fa nessuno, stringimi in una stretta che non mi obblighi a sognar di andar via. Stringimi non aver paura. Quest’oggi la paura ci è nemica. Solo se trovate il coraggio di stringermi troverò il coraggio di amare.

Perché sai, oggi di fianco ho un assassino lui dice a voce bassa, sussurrando: “ho ucciso un uomo, lo meritava”.

Io ci credo, i suoi occhi sono persi, semivuoti, non crudeli. Eppure lui è un assassino. Lui ha assassinato dei sogni, i suoi. O almeno questo è quello che vuole farmi credere.

Compagno mio hanno ucciso i tuoi sogni prima ancora che tu uccidessi, non guardare il mondo dallo stesso pulpito di chi ti ha giudicato. Chi non ha cuore non soffre, chi non ha cuore qui smania. Tu non stai smaniando, stai soffrendo.

Di fianco ho un assassino, ed è una persona, i suoi occhi alle volte sono quelli di un bambino. Un bambino che sto mondo non perdona.
Edmond

BUONGIORNO SCHIAVO.

wp-image-297670104Quando ti svegli che sapore ha il mondo?

Futtutamente amaro.

Ci pensi ad un nuovo mondo?

Buongiorno schiavo.

Cari miei è inutile che vi dica che sono illeso, che la mia forza supererà il dolore, perchè non è così. Dovrebbe essere così, ma non è così. Alla mia porta non bussa mai nessuno ed io mi perso in un’immensa amarezza. Sento l’eco delle vostre voci, ma non basta. In una grotta buia si sentono tanti eco, non è detto che uscirai grazie ad essi, anzi, non è detto che uscirai e basta.

Comunque sia è un po’ che non scrivo per voi, eccovi una poesia:

Amore come acqua che cerca il mare,

Non ti conosco.

Amore e vite amare.

Lo so è ‘sto posto.

Amore in acque avvelenate,

Conta i battiti.

Amore sfugge a vite disastrate,

Dov’è che abiti.

Amore perso nelle vie,

Lo so non perderti,

Io lotto, nostalgie.

Fanculo cercami,

Non può scoprirmi.

Lo so che non ha senso,

Non so che dirvi.

Edmond

AMORE NEL POZZO.

Ho guardato dentro un pozzo scuro per gran parte della mia vita.
Ho guardato e riguardato senza mai scendere, senza mai scoprire se fosse senza fondo, oppure no.
L’ho continuato a guardare finché un giorno sono caduto.
Cari miei non era senza fondo.
Scuro sì, ma non senza fondo, è strano capire l’importanza della luce quando ormai si è abituati a vivere nell’oscurità, ma io l’ ho capito così.
Ho passato una vita a guardare, inconsciamente, in basso, sono dovuto cadere, per capire che la mia vita meritava un’occasione per essere svolta in alto. Sia ben chiaro, anche se questo pozzo mi ha aperto gli occhi io non lo ringrazio,  ho sputato troppo sangue amaro, ho dovuto bere acqua zampillante d’odio per sopravvivere, ho fatto cose sgradevoli, che non avevo mai visto. Ma non basta guardare l’oscurità per esserne avvolti, bisogna caderci.
Consumato tutto l’odio di cui sono stato capace di abbeverarmi mi sono perso.
La luce era appena fuori da quel pozzo, sarebbe bastato arrampicarsi ma io ero perso, preso dallo sconforto cominciai ha lanciare fuori dal pozzo ogni brandello d’anima intatto, ogni emozione, non volevo lasciare morire tutto ciò che sono in questo dannato posto. Mia S. fu la prima a raccogliere quei brandelli imperfetti, ma significativi, che lanciavo.
Mia S. fu la prima a crederci e piano piano i brandelli si perfezionavano.
Poi ci fu M. , che come lei ci credette.
Un giorno,però, le forze tornarono a vacillare, quel giorno vidi affacciarsi qualcun’altro, vidi affacciarsi l’amore.
Cari miei io sono certo che l ‘amore vince l’odio, perchè ne sono la prova vivente.
Nonostante odiassi tutto e tutti, per ciò che la vita mi ha riservato, l’odio non mi aiutò. L’odio rendeva sempre più scivoloso sto pozzo ma l’amore lo illuminò.
L’ amore asciugò tutto l’umido incanalato da ste mura e mi diede la possibilità di arrampicarmi. L’ amore riesce a farmi percepire luci mai viste nemmeno all’esterno, so che non è finita, ci sono ancora 2 anni e mezzo da affrontare, ma io già riesco ad arrampicarmi, riesco a percepire il tempo diversamente da quando l’amore ha un volto in carne e ossa.  Per me il volto dell’amore ha dei bellissimi capelli riccioluti, due labbra grandi e degli occhi meravigliosi.
Per me il volto dell’amore porta il nome di G.
Edmond Dantès

14.

Mi appellavo a dio senza crederci, feci lo stesso con l’amore, e forse, è per questo che nessuno dei due mai mi rispose.

Dio, su dio non ho smosso le mie convinzioni, ho solo smesso di chiamarlo stupidamente. Ma in quanto all’amore, in quanto all’amore ho ribaltato drasticamente le mie teorie.

L’amore esiste e io ci credo.

L’amore è quella foto che custodisco gelosamente nel mio stipetto, sembrerà strano ma risponde, risponde tramite quegli occhi belli quanto dolci, quegli occhi che sono ogni giorno più belli, nonostante la foto sia la stessa.

Continuerò questa mia folle vita da miscredente senza odiare, l’odio è futile, l’odio è peccato. È peccato sì, ma non per via di una religione che rinnego, l’odio è peccato perché ci distoglie dall’amore che è lì pronto a salvarci.

L’amore ci salva, non dio. Nessun santo mi ha mai chiesto il perché delle mie scelte, e a dire il vero neanche l’amore me l’ha chiesto. Perché? Perché l’amore non ha bisogno di chiedere, l’amore capisce a basta, l’amore non si cerca. L’amore ti trova, l’importante è che tu non sia troppo impegnato ad odiare. Non fraintendete, questo mio smettere di odiare non mi rende meno agguerrito, io lotto ancora, lotto e sono più forte. Da quando si è acceso questo fuoco che non conoscevo mi sento corazzato e anche il coraggio è raddoppiato perché lottare per amore ha molto più senso dell’odiare. E credetemi che io l’ho odiati tutti quanti, ma il troppo odiare ti trascina a loro, ti mette allo stesso livello di chi odia, e una volta che si è vinto si è solo un po’ più simili al nemico. L’amore no, l’amore lotta in volo, l’amore vince e scorda. L’amore è la chiave di quella salvezza che all’uomo appare così lontana, non fatevi convincere ad odiare, l’odio distrae, l’odio indebolisce, e chi governa è felice nel vederci odiare gli uni contro gli altri.

Loro non vogliono vederci salvi.

 

Edmond Dantès