Morirei domani se potessi, ma chi sarei?
Un uomo che oltre ad aver regalato allo Stato i suoi anni migliori gli donerebbe tutto sé stesso. La morte è una poesia. Può essere fase nascente o morente, non so e non voglio ancora sapere, ma è un regalo che non farò a chi mi fa schifo. Il mio corpo freddo, esanime tra le braccia di bestie a cui non farei nemmeno reggere le mie feci. Il mio nome in bocca a porci che forse mi compatiranno, da morto, quando in vita facevano di tutto per umiliarmi. Morire qui sarebbe come regalare la mia essenza, parte della mia storia ed io preferisco essere sbranato dai leoni che regalare allo stato una briciola della mia esistenza.
VIVO, COMBATTO e continuerò fino alla fine. Non temo la morte, non amando a fondo la vita ma le rispetto entrambe, vivere qui è un insulto alla mia essenza, morirci una tortura alla mia anima. Chiavi, gabbie e botte non mi renderanno meno forte.
Edmond Dantès