CON GLI OCCHI DI UN RIFUGIATO 

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Il pubblico si indigna ma non scende in scena.

Il lancio di una pigna, un giovane a catena.
“Spezzategli le braccia” urla la giustizia,
non guardateli in faccia sono solo immondizia.
L’uomo che si veste da Stato pensa questo,
è da tempo che ho imparato che per odiare il più debole trovano sempre un pretesto.
Forse è ora che smetto,
dopotutto è successo,
non ci spetta nulla, neppure un cipresso.

Ma col cazzo che smetto, quest’oggi voglio vestirmi dei pensieri della povera gente che il nostro buon sistema ha smesso di considerare.
“Perchè mi odi?
Sicuramente tanti di voi per non farsi trovare impreparati avranno trovato un motivo, un futile motivo, custodito da talmente tanto inutile odio, da sembrarvi una legge divina. Lo so per voi sono un indesiderato, ma sapete, anche le mine che il vostro stato pacifico esporta, erano per noi indesiderate. Quindi, non odiarmi, è un mio diritto vivere, e se

nel mio paese, per tanti ingiusti motivi, non posso più, ho il diritto di vivere altrove.
Altri di voi mi odiano perchè parlo diversamente e il mio modo di vivere, ai vostri occhi è strano, sapeste com’è strano per noi il vostro modo di pensare e quanto è stato duro scappare dalla mia terra.
Eppure eccomi qui, a lottare per qualcosa che a ogni essere umano spetterebbe di diritto: “la sopravvivenza”.
Eccomi qui, sotto i vostri colpi, scappato da una guerra mi ritrovo in un’altra.
Beh, allora è vero che per i poveri la pace non esiste.
Eccomi qui, distante chilometri e chilometri dalla mia casa, ma con l’odio sempre a tre passi da me.
Volete che vi odi? Perchè infondo, dati i fatti, sono io che dovrei odiare tutti. Eppure io non vi odio, mentre voi mi combattete.
Noi siamo disperati e voi menate, nel mio paese manca l’acqua e voi con essa ci scacciate.
Studiando i vostri comportamenti, comincio a credere che il vostro problema sia ben più grande “degli immigrati” e che, le vostre coscienze siano molto più piccole di quanto credevo. Un giorno tutto quest’odio vi punirà e a noi non importerà.
Lunga vita agli oppressi che lottano.
Edmond